mercoledì 14 agosto 2019

Le imperfezioni della stoffa

L'odore di spezie e incenso ci inebriò i sensi in una manciata di istanti. Poi passeggiamo tra le bancarelle per ore, sentendoci tutt'uno con quella civiltà così lontana da noi.
Un banco in lontananza catturò la nostra attenzione. Esponeva drappi di seta rossi tanto luminosi da sembrare d'oro e d'argento. Quando io e Maelle fummo abbastanza vicine, il venditore prese a urlarci contro frasi incomprensibili. A dire il vero, quello che aveva da dirci non aveva nessuna importanza. Avrebbe potuto sputar fuori file di numeri, cifre chilometriche, ma quel giorno ci saremmo portate in albergo quella stoffa pregiata. Non esagerò. Maelle ne scelse un pezzo blu cobalto che si abbinava perfettamente ai suoi occhi grigi, mentre io puntai sul bianco.
Sulla strada del ritorno non potei fare a meno di giocare con la seta, facendola scivolare più volte tra le dita. Non avevo mai toccato qualcosa in grado di scatenare sensazioni simili. Osservai ammirata le imperfezioni della stoffa. Nodini sparsi qua e là e tratti in cui lo spessore e il colore non sembravano affatto uniformi. Eppure, la perfezione era tutta lì, nell'unicità del pezzo. Artigianale, imperfetto e bellissimo. 


5 commenti:

  1. imperfetto e bellissimo. perfetto nonostante i nodini sparsi qua e là. l'imperfezione di ogni bellezza. mi piace.

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    1. Si, proprio così. L'imperfezione di ogni bellezza.
      Grazie per essere passato

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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