sabato 29 dicembre 2018

Tempeste di passaggio

Capita di attraversare momenti di crescita personale in cui si mette in discussione tutto. Ci si distrugge con le proprie mani nella speranza di rinascere più forti e più liberi.
Spesso capita anche a me, e ne faccio tesoro, perché solo chi sa uscire dalla tempesta sarà una persona diversa domani, forse migliore. 

Qui di seguito riporto un pensiero scritto qualche tempo fa. Non preoccupatevi, dopo poche ore ero di tutt'altro umore!

Amava crogiolarsi nel suo dolore.
Lo fece anche quel giorno,
quando i suoi progetti in un soffio fallirono, 
e lei iniziò a sprofondare.
Con la punta dei piedi toccò il fondo e,
come d'abitudine faceva,
si cosparse il corpo di negatività.
Fino a sentir tutto quel nero pesarle sulla pelle
come un macigno.

sabato 8 dicembre 2018

Saluti sparsi nel tempo

Il sei dicembre di moltissimi anni fa una donna di poco più di cinquant'anni lasciò per sempre i suoi due bambini. Erano adolescenti ormai, ma per la mamma si  sa, rimaniamo sempre un po' bambini. 
Se ne sarebbe andata improvvisamente senza nemmeno la possibilità di dar loro un ultimo bacio. Senza vederli crescere, sposarsi e diventare a loro volta genitori. 
Quel giorno se ne andò una madre, che dieci anni dopo avrei tanto voluto avere come nonna.
Invece il destino decise che sarebbe stata per sempre una foto in bianco e nero, un nome senza odore, un viso senza voce. 
Ma tu sei e resterai la mia nonna dagli occhi tristi con un nome che lascia presagire una vita piena di cose belle, beffardo il destino. 

Ciao nonna Esperia.



mercoledì 19 settembre 2018

Azzurro all'orizzonte

Quando la tempesta volse al termine, alzò gli occhi da terra e si accorse di essere sola. 
Non ne fu sorpresa, sapeva che tutti trovavano più giusto rifugiarsi al sicuro, ma non poté evitare di sentire un moto di dispiacere.
Era quello il momento in cui avrebbe avuto necessità di sorrisi e sguardi amorevoli.
Ma non era una donna qualunque lei, se lo ripeteva spesso. 
Alzò lo sguardo verso il cielo, si ripeté tra sé e sé che nemmeno questo l'avrebbe scalfita e con passo deciso proseguì, mentre il cielo si faceva sempre più azzurro.


sabato 25 agosto 2018

Come pioggia


Se si potessero pesare le lacrime che ho versato a causa del mio dolore, penso che arriverei a riempire una tanica in grado di innaffiare fiori e piante in terrazza.
Dovrei prendere seriamente in considerazione di farlo.
Per loro sarebbero vita, per me solo dolore che deve uscire perché dentro non ci sta più.

domenica 27 maggio 2018

Raccomandazioni a lungo raggio

 27 giugno 2001

Ciao diario! Oggi pomeriggio parto per Torino, ma lui mi manca così tanto.. Non so più come comportarmi, il coraggio di parlargli non mi viene.. Quando lo vedo è come se mi si bloccasse la lingua, le gambe, tutto..
Spero di riuscirgli a parlare prima o poi.
Chissà tra qualche anno quando rileggerò queste cose come me la riderò!
Penserò 'che stupida che ero!' ma in fondo non c'è niente da ridere perché io ci soffro.
Quindi Silvia grande, non ridere perché ci hai sofferto!

domenica 15 aprile 2018

Déjà vu

Lei lo sapeva benissimo che eri lì. Non chiedermi come, ma lo ha capito immediatamente. Credo che in una vita passata vi siate già incontrati, magari in altri luoghi e in altri spazi. Forse vi lega ancora uno di quegli strani collegamenti di cui parlava, in televisione, quel dottore che attraverso una telefonata sperava di capire chi eri. Te lo ricordi? Una cosa è certa, lei riuscirebbe a trovarti ovunque. Te lo posso assicurare pure io, che come è noto non sono laureato in problemi di cuore. Un po' come i cani, che annusano l'aria e capiscono che sei tornato a casa. Immagino che per lei sia più o meno così. Non avrà annusato l'aria, ma il tuo cuore si.

martedì 10 aprile 2018

Respiri di noi

Quando la luce si spense
noi eravamo lì.
Pensieri freddi mi attraversavano,
mentre le tue mani calde
esploravano il mio viso.
I nostri respiri si mescolavano l'uno all'altro.
Gli occhi non vedevano
ma le nostre anime si osservavano.

venerdì 6 aprile 2018

La primavera è femmina

 Passeggiando tra i colori della mia Liguria ho scattato queste foto. 
Finalmente è primavera!












mercoledì 21 marzo 2018

Momenti

 
Assistere a questa dolcissima scena insieme ai miei bambini,
osservare il loro stupore,
mi ha fatto lasciare da parte i mei problemi,
ricordandomi che sono questi i momenti che vale la pena vivere.


domenica 11 marzo 2018

Il vero piacere

Ci sono certi sguardi di donna che l'uomo amante
non iscambierebbe con l'intero possesso del corpo di lei.
Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza 
non sa la più alta delle felicità umane.
Dopo, nessun altro attimo di gioia eguaglierà quell'attimo.


Il piacere, Gabriele D'Annunzio


Rapita da questo libro e, trascinata in un'altra epoca a cui tanto sento di appartenere, mi trovo a rileggere più volte alcuni passaggi, quasi potessi in questo modo assimilarli meglio. Perché ogni singola parola è straripante di significato, ed ogni pagina trasmette una sensualità che spesso fatico a trasmettere a parole. Le emozioni di Andrea ed Elena, raccontate ormai più di un secolo fa, riescono a scuotermi l'anima. Se ho vissuto altre vite, certamente in una di queste io ero lì. Tra abiti eleganti, carrozze e uomini garbati nei modi e nelle parole.




sabato 10 marzo 2018

Eccomi


Da oggi il mio blog indossa abiti nuovi
che aderiscono perfettamente al mio essere.


giovedì 1 marzo 2018

La magia della neve

La tanto attesa neve è arrivata anche sulle coste dell'imperiese regalandoci alcuni attimi di spensieratezza e permettendoci così di giocare come bimbi per qualche momento.
La neve ha dentro sé una magia rara soprattutto per chi come me vive a pochi passi dal mare e che quindi può godere raramente di questo spettacolo.
Stravolge in poche ore i paesaggi e, con quel suo silenzioso fruscio, ci regala quel candore che nessun altro elemento naturale riesce ad eguagliare. 




Foto di Silvia Camusso


martedì 20 febbraio 2018

Quattordici anni dopo

Quest'anno ho festeggiato il mio compleanno con qualche giorno d'anticipo,
trascorrendolo con gli amici di Roma conosciuti attraverso Elvis.
Si, in questi anni è stato lui il responsabile
di molti incontri piacevoli
e di giornate passate all'insegna del divertimento.
Se qualche anno fa mi avessero detto che sarebbe successo tutto questo 
non ci avrei creduto.
Invece eccomi qui a vivere momenti speciali con cari amici,
che come me condividono questa passione.
Tornando a questa giornata, Elvis un bellissimo regalo 
a sua insaputa me lo ha fatto proprio il 20 febbraio 1972.
Ebbene sì, la canzone che porta il mio nome (Sylvia)
è inserita nell'album Elvis Now che uscì proprio 46 anni fa oggi.
 Una coincidenza incredibile che continua a riempirmi di gioia.

Caro Elvis,
che questo sia solo un caso oppure no,
i tuoi sono auguri speciali 
che anno dopo anno sapranno rallegrarmi
toccando quelle corde che solo tu sai far risuonare.



Foto dal web


giovedì 1 febbraio 2018

Aria nuova

Con gli occhi in continuo movimento cerco di non perdere nessun particolare,
bisognosa di sentire sul viso un'aria mai respirata prima.
Questo è per me viaggiare,
stupirmi ogni volta di quanto è bello il mondo e puntualmente chiedermi cosa diavolo stessi aspettando.
Maledetto timore di ciò che ci è sconosciuto...
Ma non credere sai, anche adesso ho paura. 
La partenza non è mai piacevole, ma assolutamente necessaria.

lunedì 29 gennaio 2018

Come una cattedrale

Vedendo questo panorama, un tardo pomeriggio di novembre, non ho potuto fare a meno di pensare alla Cattedrale di Kingsbridge. 
Questo nome non vi dice nulla? Be', è il centro nevralgico della celebre Trilogia di Kingsbridge di Ken Follett, che inizia con "I pilastri della terra" prosegue con "Mondo senza fine" e si conclude, almeno per il momento, con "La colonna di fuoco".
Questo paesaggio l'ho trovato tremendamente bello.

sabato 27 gennaio 2018

(Im) perfetta


Conosco l'invidia, la gelosia e la rabbia.
Vivono dentro di me
ed ogni tanto si svegliano
distruggendo tutto quello che trovano sulla loro strada.
Non le so gestire, non le so fermare.
Rendono grigio il mio spirito, forte il mio corpo e annebbiata la mia vista.
Strappano i fiori dal mio cuore,
il sole dalla mia anima.
Ma la pioggia innaffierà un altra volta le loro radici 
ed il vento spazzerà via le nuvole,
almeno per un po'.

sabato 20 gennaio 2018

Fidati di me

Vieni via con me.
Mostrami ciò che ti fa soffrire 
e lo soffocherò con la mia presenza.
Ma adesso stringimi più forte.
Non allontanarti dalle tue paure,
condividile con me.

martedì 9 gennaio 2018

Hai mai visto un delfino volare?



A volte forse non ci resta che sognare.
E non perché tutto nella vita va male.. no, trovo semplice e riduttivo aggrapparsi ai sogni solo quando le cose non vanno bene.
Non ci resta che sognare soprattutto quando le cose vanno bene, quando la realtà è così prepotente da arrivare al punto di soffocare la fantasia.
Fino a due anni fa incredibilmente i miei sogni erano spariti, nascosti sotto metri di responsabilità. Proprio io che me ne nutrivo avidamente da ragazzina!
Ma un giorno ho guardato il cielo, c'erano due delfini che danzavano nel debole azzurro di un tramonto di dicembre. No, non ero impazzita... ma per tanti forse sarebbero state due semplici nuvole. Non per me. Ci ho visto la mia voglia di ridere, di fantasticare ed il mio desidero solo un po' addormentato di sognare, appunto.
Mi mancava però capire chi fosse quel secondo delfino, perché uno senz'altro rappresentava la mia anima, ma l'altro?
L'otto gennaio 2016 ho capito. Era la svolta che la mia vita avrebbe preso da lì in poi, era Elvis e tutto quello che ha rappresentato e rappresenta per me.
Arrivo in sordina e con un giorno di ritardo, lo so, ma i miei auguri dovevano essere oggi. Perché il primo giorno di una nuova vita è un momento fondamentale e bellissimo.
Il primo della mia nuova vita due anni fa ed il primo di Elvis ottantatre anni fa.
Grazie Elvis, auguri da una folle ragazza che ti ama come il primo giorno.