sabato 29 dicembre 2018

Tempeste di passaggio

Capita di attraversare momenti di crescita personale in cui si mette in discussione tutto. Ci si distrugge con le proprie mani nella speranza di rinascere più forti e più liberi.
Spesso capita anche a me, e ne faccio tesoro, perché solo chi sa uscire dalla tempesta sarà una persona diversa domani, forse migliore. 

Qui di seguito riporto un pensiero scritto qualche tempo fa. Non preoccupatevi, dopo poche ore ero di tutt'altro umore!

Amava crogiolarsi nel suo dolore.
Lo fece anche quel giorno,
quando i suoi progetti in un soffio fallirono, 
e lei iniziò a sprofondare.
Con la punta dei piedi toccò il fondo e,
come d'abitudine faceva,
si cosparse il corpo di negatività.
Fino a sentir tutto quel nero pesarle sulla pelle
come un macigno.

sabato 8 dicembre 2018

Saluti sparsi nel tempo

Il sei dicembre di moltissimi anni fa una donna di poco più di cinquant'anni lasciò per sempre i suoi due bambini. Erano adolescenti ormai, ma per la mamma si  sa, rimaniamo sempre un po' bambini. 
Se ne sarebbe andata improvvisamente senza nemmeno la possibilità di dar loro un ultimo bacio. Senza vederli crescere, sposarsi e diventare a loro volta genitori. 
Quel giorno se ne andò una madre, che dieci anni dopo avrei tanto voluto avere come nonna.
Invece il destino decise che sarebbe stata per sempre una foto in bianco e nero, un nome senza odore, un viso senza voce. 
Ma tu sei e resterai la mia nonna dagli occhi tristi con un nome che lascia presagire una vita piena di cose belle, beffardo il destino. 

Ciao nonna Esperia.